in assenza di idee mi apro all'infinito
senza sapere di cosa scrivo
nel vivace vortice di sillabe e rumori
iniziando un'altra strofa tanto per ricordare
il rimbombante suono che segna la prima ora
la luce rarefatta tra polvere e colori
profumi d'altri tempi e musiche silenti
la ruota di una bici che spinta da campane
corre forte nel paese
e sera mai verrá perche non lo vogliamo
il vento tra i capelli ci prega di restare
la vita é il nostro gioco
se smetti di giocare
la morte mascherata
d'un tratto incontrerai.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento