mercoledì 28 maggio 2008

360/1

Le note scomposte di Chopin mi trasportano nella scuola dove sono cresciuto, suonando le stesse, distrattamente, su un piano abbandonato in una stanza vuota; è primavera, una gentile brezza fa rumoreggiare i tigli in fiore, chiudo gli occhi, ancora; rivivo i momenti trascorsi là dentro, sprazzi di un infanzia fantastica; rivedo i compagni, i disegni, i pianti, i sorrisi.
Li riapro e sono ancora in quella scuola, davanti al pianoforte;
lei è lì, toccando gli oggetti, guardando i pezzi del mio passato, come se tutto questo le appartenesse.

http://youtube.com/watch?v=eGPPDV8wBOQ